Fantascienza
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Bambole e astronavi
Uno dei campi dove sono più forti gli stereotipi di genere fin da piccoli è quello dei giocattoli, dove le bambine vengono indirizzate verso bambole e bambolotti e i maschietti verso giochi di guerra e d’azione. Ovviamente come a quasi tutti anch’io ho dovuto fare i conti con questo, sviluppando un interesse verso i giocattoli che è durato fino al giorno d’oggi, visto che sono una collezionista, e che spazia su vari generi e filoni. Ci pensavo questo sabato e domenica, durante la visita a Turin Toys. Le bambole mi piacciono molto, tra Barbie, di pezza, su modello antico, ispirate ai manga e agli anime, con in più anche quelle…
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Nostalgia e immaginario
Il bel film Ready Player One, di cui mi riservo prima o poi di leggere il libro, racconta l’immaginario di noi nerd e otaku cresciuti negli anni Ottanta, e per questo motivo si rivolge di certo più a noi che non ai ragazzi di oggi. Ovviamente ho gradito molto la cosa, e non credo proprio di essere stata l’unica e mi sono divertita a riconoscere citazioni e richiami, con alcune scene davvero riuscite, come l’entrata in scena di Gundam o il tributo a Star Trek. Del resto, il nostro è un immaginario che comprende libri, film, telefilm, fumetti, cartoni animati, videogiochi, luoghi, poi ognuno di noi nerd o otaku si è creato la…
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L’importanza di essere britannici
Nelle mie passioni e nei miei voli dell’immaginario c’è un Paese che ha un ruolo fondamentale, e questo Paese non può che essere la Gran Bretagna, con l’Irlanda accanto, perché la maggior parte delle storie che amo sono nate proprio oltre Manica e continuano a vivere ancora oggi. I romanzi di Jane Austen, deliziosi ritratti di costume, le storie delle sorelle Bronte, la meravigliosa produzione di Charles Dickens, tra denuncia sociale, giallo e ghost stories, la scoperta di Elizabeth Gaskell, gli animaletti meravigliosi di Beatrix Potter, la nascita dei generi letterari, i vampiri irlandesi e inglesi, le avventure di Robert Louis Stevenson, le poesie di Byron, le storie di Sherlock…
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Elogio della stranezza
Sei strano/a! Quante volte molti e molte di noi nerd, geek e otaku ci siamo sentiti dire questa frase? Probabilmente troppe, ci avessero dato un euro ogni volta saremmo ricchi e ricche il che non sarebbe male, ma non è andata così. Tralasciando che la definizione del concetto di normalità è discutibile, varia da cultura a cultura, da epoca a epoca (anche in tempi molto recenti), essere strani o strambi è una ricchezza, perché ogni diversità è tale, una ricchezza. La diversità o stranezza non ha nulla a che vedere con l’essere devianti o criminali (anche se culture e società diverse spesso sovrappongono le due cose) o con il tenere…
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I migliori pirati della fantasia
La figura romanzesca del pirata, diversa dai pirati reali, che esistono ancora, è da sempre una delle più amate dall’immaginario. Non tutti i pirati romanzeschi sono indovinati e vari risentono gli anni e anche gli intrecci non proprio ottimi, ma ecco qui una serie di pirati che mi hanno appassionata e continuano ad appassionarmi. Il primo non può che essere Sandokan, protagonista dell’epopea dei pirati della Malesia di Emilio Salgari nonché di uno dei più begli sceneggiati che ho visto in assoluto, uno dei primi e uno di quelli che non mi stancano mai. Poi, sempre dalla penna di Salgari, c’è Il Corsaro nero, eroe dolente e maledetto, anche lui…
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Star Wars gli ultimi jedi
E così è uscito l’ultimo film di Star Wars, la fiaba che continua da quarant’anni e che ha saputo reinventarsi e continuare a piacere. C’è chi storce il naso, ma io continuo a divertirmi con questa fiaba galattica, con cui ci si diverte, ci si commuove, ci si appassiona, si riflette, si scoprono nuovi personaggi. Ne Gli ultimi jedi si parla di giustizia, di costruire un mondo migliore, di non distruggere quello che si odia ma di salvare quello che si ama, di ricerca di se stessi, di affetti vari, di sofferenza e speranza: ed è questo che lo rende molto di più che una favoletta per ragazzini. Certo, per…
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Aspettando X-Files
A Vancouver stanno girando l’undicesima stagione di X-Files, gli spoiler arrivano con il contagocce, inutile dire che sto aspettando di poterla vedere, e mi arrangerò per farlo. Sono contenta che X-Files continui, mi piacerebbe molto che che tornasse Doggett, il mio sogno sarebbe rivedere Topastro Krycek ma so che non sarà più possibile ahinoi e spero che qualche filo narrativo, tipo quello di William, venga un po’ chiarito. Tra l’altro, una delle due cose che non mi è andata giù (l’altra è ovviamente una dolorosa dipartita di un certo personaggio..) è stata come è stato gestito il personaggio di William e il suo abbandono da parte di Scully, ma come…
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Il mondo della Città dei Mille Pianeti
Ho amato Luc Besson fin dalle sue prime prove registiche e ho apprezzato il fatto che ami molto i fumetti e il fantastico. Valerian e la città dei mille pianeti non è un film perfetto come storia, ma porta in un mondo fantastico e colorato, ricostruito grazie alle tecnologie che Besson ha atteso che fossero pronte per come voleva lui. Alla base di tutto c’è una bella graphic novel francese, che sto collezionando grazie ad uno dei miei pusher del Balon, ideata da Pierre Christin e Jean-Claude Mézières, non recentissima ma non per questo meno interessante. Ho adorato la Città dei mille pianeti, il futuro che vorrei che ci fosse…
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Le mie prime cose fantastiche
Il fantastico in tutte le sue forme è una costante da anni della mia vita, un’ispirazione per costruirmi una professionalità, un punto fermo su cui fare ruotare tutto e negli anni sono tante le cose che sono entrate, a varie età, nel mio immaginario senza poi mai lasciarlo. Eccone un po’ in ordine sparso. I meravigliosi libri di fiabe illustrate, come questo che purtroppo non riesco più a trovare, sono stati la prima cosa che mi ha fatto sognare, sia come semplice libro che con l’ausilio del disco come le mitiche Fiabe Sonore della Fabbri. La meravigliosa Odissea di Franco Rosi, tratta dal libro che è il nonno di tutta…
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Il mistero della pietra azzurra, il mio primo steampunk
Tra gli anime che ho visto per le mie ricerche ce ne è uno che amo particolarmente, forse perché appartiene a quel periodo all’inizio degli anni Novanta in cui sono diventata ufficialmente una otaku. L’anime è Nadia il mistero della pietra azzurra, seguito con fatica su Mediaset oltre venticinque anni fa, e ora disponibile in dvd, liberamente tratto da Jules Verne ma con molte cose diverse, a cominciare dal mettere al centro di tutto un personaggio femminile insolito e come aspetto fisico e come carattere non certo simpatico. Ci sono anime che a distanza di anni, pur con tutta la passione di questo mondo, fanno sentire in maniera anche piuttosto…