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Se ad un Comics ci sono pochi comics
Dopo due anni e mezzo sono tornata ieri e l’altro ieri a Torino Comics, oggi ho preferito riposarmi e seguire in streaming CB Comix e ancora una volta ho sentito persone dire che ormai ai Comics ci sono pochi comics, pochi stand di fumetti. Ed è vero. A me è piaciuto ritrovarmi in mezzo alla folla, ai sorrisi, ai colori, ai cosplayer e a tante cose che mi sono mancate in questi anni, mi è piaciuto riprendere in mano la mia vita, ma di fumetti ai Comics se ne vedono sempre meno. Sono la prima, come nerd, a spaziare su tante forme di intrattenimento, fumetti, libri, film, serie TV, ma…
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Cosa ci deve essere ad un Comics…
Dal 13 al 15 aprile c’è stata l’edizione 2018 di Torino Comics, con conferme di cose che mi piacciono sempre, begli incontri, belle iniziative, ma anche tanti problemini che evidenziano come questa manifestazione avrebbe bisogno anche lei di un Nicola Lagioia che cambi e migliori l’andazzo. Allora: io ho l’accredito e potrei fregarmene, ma tredici euro per due padiglioni con un mucchio di spazi vuoti sono troppi, se si paragona la spesa ai dieci euro del Salone del libro e ai dodici per visitare Festival dell’Oriente, Festa irlandese, That’s America e Country. Il cibo: vergognosa l’esclusiva data a Autogrill, che ha proposto pochi posti ristoro, dove si mangiava male e…
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Nostalgia e immaginario
Il bel film Ready Player One, di cui mi riservo prima o poi di leggere il libro, racconta l’immaginario di noi nerd e otaku cresciuti negli anni Ottanta, e per questo motivo si rivolge di certo più a noi che non ai ragazzi di oggi. Ovviamente ho gradito molto la cosa, e non credo proprio di essere stata l’unica e mi sono divertita a riconoscere citazioni e richiami, con alcune scene davvero riuscite, come l’entrata in scena di Gundam o il tributo a Star Trek. Del resto, il nostro è un immaginario che comprende libri, film, telefilm, fumetti, cartoni animati, videogiochi, luoghi, poi ognuno di noi nerd o otaku si è creato la…
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Cosplayer a Torino Comics
I cosplayer continuano a essere, giustamente, grandi protagonisti delle fiere, e Torino Comics non fa ecezione, e loro li capisco, a differenza di altri ca22ari. Ho visto nascere, oltre vent’anni fa e proprio a Torino Comics, il cosplay, all’epoca riguardava essenzialmente solo manga ed anime, oggi per fortuna si è allargato ad altri ambiti e questo crea più vivacità e colore. In particolare, sono felice che il premio per il miglior gruppo all’Xmas Comics sia andato ad un bellissimo gruppo di Doctor Who, che hanno rifatto a modo loro Tanz bambolina di Alberto Camerini. Per cui complimenti ai cosplayer sperando che questo aspetto non cessi mai di crescere e rinnovarsi!
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Regresso o progresso?
Dopo un periodo di sospensione, ho ripreso a collezionare peluche, approfittando di un paio di offerte che ho trovato con personaggi della Disney sui mercatini. I fumetti continuano ad essere parte integrante della mia vita, così come la narrativa di genere, senza dimenticare i gadget alle fiere, anche a quelle su cui ci sarebbe molto da dire come Torino Comics. L’ultimo film che ho visto al cinema è stato Star Wars gli ultimi jedi, in questio giorni di festa mi sono rivista ET, La storia infinita, Belle e Sebastien e Lady Hawke. Sto aspettando di fare un po’ di maratone con serie di culto, da X-Files a Stranger things, che…
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I meravigliosi cosplayer di Lucca Comics 2017
Come sempre, tra i grandi protagonisti di Lucca ci sono stati i cosplayer, sempre tanti, malgrado il tempo non clemente (a me però è andata bene), sempre coloratissimi, sempre pronti a raccontare un immaginario poliedrico. Ecco, mi piace che da tempo non ci siano più solo manga e anime ma si spazi su altri universi, in primis quello disneyano, ma poi anche altri. Ho amato molto gli omaggi ad Alice, soprattutto uno, fatto da un cosplayer molto particolare nel ruolo, perfetto, dello Stregatto… ma alla fine erano tutti bellissimi, complimenti a tutti!
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Come è cambiato il fandom
Faccio parte del fandom otaku, nerd e geek dall’ormai lontano 1990 e devo dire che in questi anni sono cambiate tante cose, molte in meglio, qualcuna in peggio. Personalmente mi piace molto che non ci siano più da una parte gli otaku e dall’altra i fan degli altri fumetti, i primi che detestano tutto quello che non è giapponese. Si apprezzano più tipi di fumetti e per fortuna non ho più visto integralismi vari tipo gente un po’ infelice che ti diceva che non andava a vedere l’ultimo film Disney perché basta Disney, si parla solo di quello e che se tu lo andavi a vedere non eri una vera…
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I miei passi da otaku e nerd
Ho raccontato qualche tempo fa quali sono state le mie prime passioni in ambito fantastico, ma ovviamente c’è stata tutta una mia evoluzione come otaku e nerd. All’inizio del 1990 scrissi una lettera al Radiocorriere TV con il mio indirizzo di casa in cui manifestavo il mio interesse ad un rilancio dei manga e degli anime: mi risposero varie persone, con alcune delle quali sono ancora in contatto, tra di loro c’era anche la grande Caterina Cantone, che non ho mai dimenticato. Erano gli anni di Mangazine, di Japan Magazine, di Kappa Magazine, riviste che ho acquistato e collezionato, sia pure con un peso diverso e delle prime pubblicazioni di…
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Luci e ombre del fumetto e dei fumettisti
Ho trovato in questi giorni questo thread su Facebook che mi tocca in prima persona e con cui voglio partire per fare un discorso: LA SOLITUDINE DEL FANTASTICO Non è mai stato un segreto che un tempo la vita non fosse facile per i fumettari. Si era guardati prima dalla famiglia con preoccupazione per quella passione che con gli anni non scompariva, e poi dai compagni con derisione, per quella preferenza per il Fantastico alla Realtà, che segna il percorso di chiunque da ragazzo/a (di più i ragazzi, poco da dire o da fare) scrivesse poesie, leggesse troppo, guardasse le stelle la sera, ascoltasse musica più difficile degli altri. Il…
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La mia prima volta ad Alecomics
Domenica 24 settembre sono andata per la prima volta ad Alecomics, la fiera del fumetto di Alessandria, che si è rivelata interessante e tutta da scoprire, un evento che ha buone potenzialità di crescere. Mi tolgo subito il dente avariato dicendo che l’unica cosa assolutamente da migliorare è il discorso bagni, i bagni chimici sono una cosa vergognosa, ci sono moduli con wc e lavandini (tipo quello che c’erano alle OGR) e altre possibilità di risolvere una questione che interessa tutti, in particolare disabili e genitori con bambini piccoli. Per il resto, interessanti gli spazi espositivi, buone le proposte gastronomiche, tanti cosplayer, tanti stand pieni di belle cose (mannaggia al…
