Eroine protagoniste,  Serie tv

50 anni con Laura Ingalls

Cinquant’anni fa debuttava sulla CBS la serie La casa nella prateria, sceneggiata da Blanche Hanalis, già autrice di libri per ragazzi, prodotta e ideata da Michael Landon, l’ex giovane interprete di Bonanza.
La storia della famiglia Ingalls, liberamente tratta dai romanzi autobiografici di Laura Ingalls Wilder iniziava così la sua strada di grande successo, conquistando man mano il pubblico di buona parte del mondo: da noi arrivò nella primavera del 1977, io c’ero e mi piacque subito: fu trasmesso sul Primo Canale, con una scelta di episodi e poi fu completata dai canali privati, un po’ come accadde anche con Dallas.
La sottoscritta, fan della prima ora, seguì le avventure degli Ingalls per diversi anni, fino all’adolescenza, pur riconoscendo che, come molte altre serie, nel corso delle stagioni perse un po’ di mordente: ancora oggi, adoro gli episodi con Laura bambina e ragazzina, mentre trovo abbastanza pesanti quelli con lei adulta.
Dopo alcuni anni di assenza, La casa nella prateria è tornata da un paio di annetti a ciclo continuo sul canale 27: alcuni episodi sono proprio ancora molto carini (il mio preferito è Gli emarginati, perché mi ricorda una cosa toccante avvenuta nella mia vita più volte…), altri sono decisamente poco incisivi, ma la famiglia Ingalls ha sempre un suo perché. Ed ormai è mezzo secolo che fa parte delle nostre vite, ispirando anche in mezzo un anime e la pubblicazione di saggistica in tema: io avevo fatto una sezione del mio sito Il mondo di Elena in tema e ho scritto alcuni articoli.

In questo periodo, oltre oceano sono previsti alcuni eventi in tema, come quello che si è tenuto a Simi Valley il 23 e 24 marzo, con quasi tutti i membri del cast e tantissimi fan. E altri sono previsti. Del resto, le storie dell’immaginario restano parte di noi per sempre e noi bambine degli anni Settanta ci siamo tutte sentite, almeno una volta, un po’ Laura.
Ecco un paio di foto, io trovo esilaranti Jonathan Gilbert ed Alison Arngrim, rispettivamente Willie e Nellie Oleson.

E mi sa che parleremo ancora per molto tempo della famiglia Ingalls…

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