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Un 8 marzo di libri e di donne

Il potere dell’immaginario sulle nostre vite è qualcosa di davvero potente e possente, sono le storie, raccontate in qualsiasi modo, a influenzarci di più. E’ per questo che, come femminista, amo i libri, amo i film, amo i fumetti, amo i cartoni animati, amo i serial TV, perché mi hanno proposto modelli di donne, come personaggi ma anche come artiste.
Noi donne leggiamo e creiamo, e siamo protagoniste di tante storie dell’immaginario: eroine come Jane Eyre, Elizabeth Bennett, Miss Marple, Alice, Morgana, Natascia, Hermione, Anna Karenina, Emma, Oscar, Candy, Rossella, Moll Flanders, Clorinda, Yolanda, Scout, Jo March, Pollyanna, Angelica, Pippi, Candy, Heidi, Anna, Eleonora, Lara e tante altre hanno davvero cambiato le nostre vite. Anche scrittrici come Jane Austen, Emily Bronte, Charlotte Bronte, Agatha Christie, Isabel Allende, Banana Yoshimoto, Elsa Morante, Virginia Woolf, Louisa May Alcott, Lucy Maud Montgomery, Dacia Maraini, Mary Shelley, Astrid Lindgren, Emily Dickinson, Alda Merini hanno cambiato le nostre vite. E non parliamo poi di fumettiste, come le sorelle Giussani, Silvia Ziche, Elisa Penna, Riyoko Ikeda, Yumiko Igarashi, Rumiko Takahashi, Noelle Stephenson, Penelope Bagieu, Marjane Satrapi.

Poi, certo, l’immaginario non basta. Ma aiuta.

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