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Rileggere e rivedere storie

Questo week-end sarò a San Donà sul Piave, presso la locale fiera del fumetto, per partecipare ad una tavola rotonda su Lady Oscar, così come un mese fa ero a Bolzano per un incontro sempre in tema e il 4 novembre sarò in linea di massima a Lucca Comics per il raduno tributo alla Rosa di Versailles.
Da oltre due anni ho messo al centro della mia vita e della mia creatività un personaggio e una storia che mi accompagnano da quando ero ragazzina, in maniera in certi momenti più silente, trasformandoli da una passione in un lavoro, con un interesse e un entusiasmo che non fanno altro che alimentarsi, anche perché sto avendo un mucchio di soddisfazioni, come gli encomi che ho avuto durante la mostra Una Rosa a Torino, queste partecipazioni e lo splendido video che mi ha dedicato Simona Sau nel suo canale Youtube.

In parallelo ai progetti su Lady Oscar, sto scrivendo un saggio su Leiji Matsumoto e Capitan Harlock, altro personaggio iconico di manga ed anime, sto progettando delle iniziative su Candy Candy, ma anche sul trentennale di The X-Files e su Buffy, sto recuperando dei libri che avevo anni fa andati persi. Ogni mattina mi alzo e guardo nell’ordine MarcoLovely Sarah Kiss me Licia, mentre durante la giornata ogni tanto recupero dei pezzi de La signora in gialloColombo La casa nella prateria. Poi, non mancano le visite mensili al Libro ritrovato, in cerca appunto di pezzi d’antan, e al Balon, mentre quest’estate ho letto una raccolta di racconti ispirata a Louisa May Alcott e a Piccole donne.

La verità è che a me piace rivedere e rileggere storie che conosco già: anni fa per un po’ di tempo sono andata in cerca di novità, da brava multi potenziale volevo spaziare su vari universi, tenendomi aggiornata su fumetti e fantastico che sono da molti anni i miei campi di interesse. Ma poi mi sono stufata, ho visto che la nostalgia paga, il vintage anche, mentre il mondo attuale mi piace sempre meno. Per un po’ di tempo ho creduto anch’io alla storia del progresso infinito, andando avanti le cose possono solo migliorare, come ex ragazzina vittima di bullismo e che era appunto felice solo in mezzo ai suoi libri e a seguire i suoi anime preferiti credevo di giocare facile pensando così. Ma invece le cose sono andate in maniera diversa, ci sono stati bei momenti andando avanti, ma poi tutto è anche peggiorato e io sono felice solo riguardando e rileggendo le storie che mi accompagnano da anni, entrate nella mia vita in quel periodo comunque magico che va dalla tarda infanzia (9-10 anni) alla giovinezza (24-25). Il resto mi può interessare di riflesso o non mi interessa affatto.

 

C’è chi mi dirà che sono fissata, che ho delle ristrettezze mentali, che sono conservatrice, ma pazienza. E mi piace continuare a sentire notizie nostalgiche, a giorni qui a Torino si inaugura la mostra di Tim Burton, a Lucca Comics presenteranno la versione restaurata della seconda stagione di Spazio: 1999, senza contare le cose che ormai organizzo e faccio io. Il resto non mi interessa, non mi appassiona, non mi coinvolge e preferisco lasciarlo perdere.

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