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Panchine, letteratura e letture

A Londra ci sono da qualche tempo varie bellissime panchine adornate da artisti e ognuna dedicata ad un capolavoro letterario. Un motivo in più per tornare a Londra ma anche per tracciare un bilancio su cosa ho letto e cosa non e su cosa amo in maniera particolare.

Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne, un libro di cui conservo ancora l’edizione di quando ero piccola negli illustrati della Fabbri, il prototipo di tutti i romanzi d’avventura.

Confesso: devo ancora leggere 1984 di George Orwell, ma è nella wish list.

Un omaggio a Stephen Hawkins, non ho mai letto niente di suo ma conto di farlo presto, pur non avendo io interesse per fisica e simili.

Saga young adult di spionaggio che mi manca, e forse mancherà ancora per un po’.

I racconti di Canterbury di Chaucher non sono trascinanti come il Decameron (lo so, sono di parte) ma sono un libro da leggere anche a distanza di anni…

Tutto Charles Dickens è imprescindibile e imperdibile. Ha inventato tutto o quasi della letteratura moderna.

Mi mancherà sempre Terry Pratchett con il suo universo che leggerò sempre periodicamente.

L’universo di Dr. Seuss, un autore per bambini che non conosco.

Dragon Trainer, il libro che ha ispirato due splendidi film d’animazione che ho visto. Per il libro recupererò quanto prima.

Il mondo di Agatha Christie, comunque da visitare.

Il meraviglioso capolavoro Guida galattica per autostoppisti, bellissimo anche al cinema.

Il mondo letterario di Jacqueline Wilson, di cui io conosco solo i romanzi di genere fantastico.

Un altro capolavoro, Il libro della giungla di Kipling.

Katie in London di James Mayhew, un classico per ragazzi poco noto fuori dal Regno Unito.

Idem come sopra, con The Laura Marlin Mystere di Lauren St. John.

La saga di Narnia di Lewis, oggi più fruibile al cinema senza pistolotti religiosi che in letteratura.

La meravigliosa Alice di Lewis Carroll.

Per Mary Poppins si prepara una nuova stagione di successi, e forse è il caso di leggere o rileggere tutti i libri.

Un altro young adult britannico, Girl engrossed di Sue Townsend.

L’opera imperdibile di Virginia Woolf.

Conosco l’orsetto Paddington come icona ma non come protagonista di libri.

Un’altra icona letteraria senza tempo, Peter Pan di James Barrie.

I bellissimi romanzi di Jane Austen, e non definitemeli rosa…

The Railways Children di Enid Blyton, un classico inedito e da riscoprire.

Il diario di Samuel Pepys, libro che dovrei recuperare per come racconta la Londra seicentesca.

Altra cosa che non può mancare nella libreria di ogni bibliofilo degno di questo nome, l’opera omnia o quasi di William Shakespeare.

L’imperdibile Sherlock Holmes, personaggio ancora amatissimo oggi e capace di reincarnarsi in nuove versioni, come Sherlock.

Un classico della fantascienza senza tempo, La macchina del tempo di Wells.

Il vento tra i salici di Kenneth Grahame, storia fantastica tra animali trasposta anche in animazione.

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