Quantità o qualità?
Sono stata per anni una lettrice forte, da oltre venti libri al mese, anche di più, complice il fatto che mi spostavo molto con i mezzi pubblici. Poi ho cambiato stile di vita e abitudini, ho scoperto la gioia di camminare per la città e il mio tempo da dedicare alla lettura di libri e fumetti si è contratto molto. Una cosa che mi dispiace molto, tenendo conto che per scrivere bisogna anche leggere molto e documentarsi.
Ma forse non tutto il male viene per nuocere, perché così posso dare spazio alla qualità piuttosto che alla quantità, privilegiando libri che mi piacciono davvero e non semplici riempitivi, e magari scoprendo il piacere di rileggere quello che si è amato. Poi, il bello ogni tanto di leggere in viaggio ce l’ho sempre, con bei titoli, e in ogni caso non ho più voglia di spaziare in tanti mondi, tanto ho ormai capito cosa mi piace davvero.
Senz’altro, tra i libri di qualità da leggere e rileggere, ci sono e saranno sempre le opere di due Signore in giallo che ci hanno lasciato in questo periodo. Una è Anne Perry, giallista dell’epoca vittoriana con qualche incursione durante la Rivoluzione francese, al secolo Marion Hulme, protagonista della vera storia, tragica e criminale, che ispirò il film di Peter Jackson Creature del cielo. L’altra è Danila Comastri Montanari, autrice della serie di Publio Aurelio Stazio sull’antica Roma e dello splendido thriller Terrore sulla Francia rivoluzionaria, ironica, spirito libero, con cui ho avuto degli interessanti scambi di opinioni sui social in questi anni. Mancheranno entrambe, ma abbiamo i loro libri e questo è importante.