Fantascienza,  Serie tv

L’importanza di essere Alex Krycek

Quando sono a casa non perdo l’appuntamento alle 17 e 15 su Rai 4 con The X-Files e nelle ultime puntate è arrivato uno dei personaggi cardine della serie, nonché uno dei miei preferiti, cioè il doppiogiochista Alex Krycek.
Spietato, ambiguo, infido, ma molto affascinante e interessante, Krycek ha introdotto me e molti altri fan di fine anni Novanta al mondo delle fanfiction, in particolare quelle slash, che scoprii in un momento di gran noia mentre facevo la data entry e che devo dire portarono un po’ di piccante nella mia vita.
Ben tratteggiato nella serie ma lasciato un po’ in disparte, Krycek è diventato un eroe non compreso per molti nonché l’amore segreto di Mulder, in storie e in un fandom che senz’altro ci hanno insegnato ad essere più tolleranti e aperti verso la diversità e nella lotta contro l’omofobia.
Peccato che Chris Carter non abbia usato al suo meglio il personaggio di Alex, comparso in non tantissimi episodi, senza il progetto di un approfondimento su di lui come l’episodio Musings of a Cigarette Smoking Man per l’Uomo che fuma e con una fine stupida da cui non è tornato nei nuovi episodi, con grande costernazione degli appassionati.
Vabbé consoliamoci con la sua storyline, che si può rivivere e con le altre interpretazioni del bravo Nicholas Lea in altre serie tv. Sperando che un giorno riappaia in una possibile nuova serie di X-Files, perché se è tornato CSM che si era preso tre missili addosso, può tornare anche Topastro che si è solo preso due pallottole.





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