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L’eterno ritorno delle storie

Per diverso tempo sono stata sempre in cerca di nuove storie con cui confrontarmi, che fossero libri, fumetti, film o serie TV, per rimanendo legata magari ad alcuni classici, non li cercava più con l’entusiasmo di prima. Questo dopo aver passato anni da ragazzina invece a rivedere sempre le stesse cose, in un loop eterno che trovavo rassicurante.
Poi è successo che una parte della vita che amavo, le fiere, gli eventi, la cultura, mi è stata portata via da un governo ignobile che ha trasformato un’influenza in un pretesto per annientare le persone: e allora, delusa da tanta, troppa gente, e impossibilitata a portare avanti progetti di vita che avevo, mi sono rifugiata nella scrittura e nel mondo della fantasia.
Ho ultimato due libri, ad altri sto lavorando, ma sono diventata nostalgica, ho deciso di rileggere tante cose che ho in casa da anni a tenere polvere, e di rivedere cose che ho già visto e rivisto, e che per tanto tempo ho lasciato in un angolo della mia vita, forse perché volevo guardare avanti, troppo avanti, e adesso non ho più un futuro a cui pensare.
Forse è anche per questo che ho ripreso in mano un cult comunque della mia vita come Lady Oscar, che però mi sono resa conto che non guardavo da anni, su cui sto scrivendo la Guida non ufficiale per il quarantennale l’anno prossimo, ho fatto il sito e sono diventata un’autrice di fanfiction in tema sotto il nick di elenabastet su EFP.
Sento il bisogno di partire dalle radici, da cosa mi rende felice da sempre e che magari avevo dimenticato, da personaggi che mi sono cari come se fossero vivi (André…), da un qualcosa che mi porta lontano da un mondo e da persone che mi hanno delusa profondamente. Del resto, se noi siamo anche le storie che amiamo, ci sono legami importanti con cosa e chi ci ha fatto sognare. Poi, ogni generazione ha i suoi modelli e i suoi sogni.
Diciamo che andando avanti mi sono resa conto che le cose valide, che ci piacerà sempre vedere e rivedere, leggere e rileggere, ascoltare e riascoltare, non sono mica poi così tante. Forse sto invecchiando, o forse chissà.

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