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Ghost in the shell

Ghost in the shell è stato uno dei grandi anime e manga degli anni Novanta, responsabile del loro lancio a livello globale e definitivo come genere dell’immaginario, per cui ovviamente un film dal vivo poteva essere atteso ma era un azzardo.
Ricordo le allucinanti pellicole tratte da anime giapponesi come Lady Oscar e Ken il guerriero, che mi hanno fatto chiedere come mai delle storie così appassionanti e intriganti non fossero capaci di essere altrettanto convincenti dal vivo. Forse l’unico film dal vivo convincente è stato quelo di Crying Freeman, noir eccellente sia su pagina che al cinema.
Anche per questo motivo, ma non solo, ho apprezzato molto il live action di Ghost in the shell, dimenticando per un attimo le polemiche sul white washing: le atmosfere ci sono, la storia riprende i nodi fondamentali del manga, non ci sono eccessi e cose ridicole, e il film risulta essere una buona pellicola di fantascienza per chi non conosce il manga e il personaggio e un buon esempio di come un manga può funzionare anche dal vivo per chi è appassionato.
Poi non è un film perfetto, ma non è questo il punto: ci mette un po’a carburare, un attimo solo, ma poi riesce ad appassionare.
Scarlett Johansson non è giapponese, ma il suo look è identico a quello della protagonista e così diversa dalla bionda bellezza che è di solito risulta essere originale e molto intrigante, e il suo è un nuovo personaggio di eroina tosta, di cui ce ne è sempre un gran bisogno.
Speriamo che questo sia il primo di una serie di adattamenti al cinema di manga ed anime finalmente restituiti con il loro valore.


Scarlett Johansson plays The Major in Ghost in the Shell from Paramount Pictures and DreamWorks Pictures in theaters March 31, 2017.

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