Cinema,  Eroine protagoniste,  Fantascienza

Quello che dobbiamo alla principessa delle stelle

A  fine 2016, anno di cacca per noi nerd, ci ha salutati in maniera improvvisa Carrie Fisher, la mitica Leia di Guerre stellari o Star Wars. La avevamo ancora vista ne Il risveglio della forza anziana, in una splendida tra l’altro scena di passaggio di consegne con Rey e poi giovane grazie ai miracoli della computer graphic in Rogue one, film che mi ha lasciata con un groppo in gola.
Trovo che Carrie Fisher sia stata una donna fantastica, che ha saputo ridere dei suoi drammi giovanili e costruirsi un personaggio emblematico, senza paura di invecchiare e di apparire imperfetta.
Ma trovo soprattutto che abbia fatto tantissimo per noi donne e il nostro protagonismo nella finzione e nella vita, proponendo un personaggio forte, ironico, volitivo, fuori dagli schemi, capace di vivere avventure in prima persona.
Quindi grazie Carrie ovunque tu sia (io sono agnostica) e che la forza sia sempre con te.
Del resto, io lo dico da sempre, fantascienza e fantasy sono i generi che hanno aperto a noi donne orizzonti nuovi e interessanti, ridefinendo tante cose, e di questo dobbiamo dir grazie anche alla nostra Carrie e alla sua Leia.

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Mandatory Credit: Photo by Lucasfilm/20th Century Fox/REX/Shutterstock (5886297ff)
Carrie Fisher
Star Wars Episode IV – A New Hope – 1977
Director: George Lucas
Lucasfilm/20th Century Fox
USA
Film Portrait
Scifi
Star Wars (1977)
La Guerre des étoiles

Vedremo ancora Leia ne L’ultimo jedi, prossimo film in uscita a fine anno e a questo punto dovremo dirle davvero addio. Ma lei resterà per sempre con noi, nei nostri sogni e nella nostra fantasia.


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