Cultura otaku,  Letteratura per ragazzi

Guardare Lovely Sarah

Nella vita ci sono corsi e ricorsi, io mi dichiaro una otaku da decenni, ma ci sono stati dei momenti in cui seguivo di più il mondo dei manga e degli anime e altri meno: questo è di nuovo un momento di grande interesse da parte mia.
Tra le storie che ho scoperto o meglio riscoperto, c’è un anime della Nippon Animation, Lovely Sarah, che anni fa avevo seguito in maniera saltuaria, e che ora sto guardando con molto interesse. Alla base di tutto c’è un classico per ragazzi che ho adorato da bambina, La piccola principessa di Frances Hodgson Burnett, che ho ancora, e che aveva ispirato due film, uno negli anni Trenta con Shirley Temple e l’altro negli anni Novanta.
Peripezie, agnizioni, colpi di scena, lacrime: una storia che ha in sé tutte le caratteristiche dei romanzi dell’Ottocento, quelli da cui è nata la letteratura moderna, ed è anche per questo che la amo tanto. Tra l’altro, pur allungando un po’ il brodo, l’anime è l’adattamento più fedele al romanzo tra quelli fatti, opera dei grandi artisti della Nippon Animation, che per oltre vent’anni omaggiarono i romanzi occidentali del secolo XIX.
Ormai credo che siamo alle battute finali, ma è davvero appassionante rivivere questa storia che mi aveva avvinta da bambina ora che sono grande, forse perché bisogna ripartire da cosa ci ha sempre fatto piacere vedere e fare.

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