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Fantastico Salone

Grandi protagonisti al Salone del libro 2017 erano i fumetti e la cultura nerd del fantastico, con tanti stand e autori e autrici, esordienti e veterani.

Una vera festa per chi come me è cultrice di questo genere, e non ringrazierò credo mai abbastanza Giampiero Leo per aver voluto anni fa che si aprissero le porte del Salone ai fumetti e alla cultura geek e nerd, che certi personaggi antiquati e fermi all’adagio che queste cose sono al massimo hobby e non possono essere un lavoro volevano tenere fuori.

C’erano tanti editori, indipendenti innanzitutto, come Nero Press, Astro, Plesio, Gainsworth, Fanucci (che sta ridando spazio a fantascienza e fantasy!), La Corte, specializzati in libri di genere fantasy e fantastico, con autori e autrici, italiani in cerca di un’affermazione o già famosi.

E non dimentichiamo che il Salone ha dedicato due approfondimenti a Stephen King e J.R.R. Tolkien, due maestri assoluti del genere fantastico, a cui dedicherò due post a parte.

Lasciamo poi perdere lo spazio dato ai fumetti, con case editrici importanti come Bonelli, Panini Comics, J-Pop, Bao, Eris, 001, tutti assenti illustri al Torino Comics, cosa che ti fa pensare che Nicola Lagioia o chi per lui dovrebbe estendere la sua voglia di cambiare anche ad altre realtà torinesi.

Veramente, è stata una gioia per gli occhi vedere tutti questi colori e una grande gratificazione parlare con queste persone. Tanto che il mio unico rimpianto, mannaggia a me, è stato scegliere un incontro con un editore che è vero che mi offerto un bel buffett dolce ma per il resto è stato uno strazio in mezzo a ragazzine fan dei romanzetti rosa anziché partecipare al dibattito sul fantasy organizzato dalla Gainsworth. Il prossimo anno non mancherò.

Grazie a tutti, leggerò con avidità e passione i vostri libri e fumetti.

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