Bibliofilia

Dove prendo i libri

Accumulo libri da quando ero bambina, tra regali, eredità e acquisti, e nel corso degli anni sono variati i miei canali di approvvigionamento, per usare un termine un po’ arido ma che rende l’idea.
Una delle prime librerie che frequentai fu la Druetto di piazza CLN, ricordo anche la Lattes di via Garibaldi per i libri di scuola e non solo, e la prima Mondadori di via Roma. Poi, all’inizio degli anni Novanta, arrivarono le fumetterie, e lì fui cliente di tanti posti, a cominciare dalla Libreria Nord della Rinascente, ma li scoprii da Comunardi in via Bogino. In parallelo andavo in librerie come Luxemburg in via Cesare Battisti angolo via Accademia delle Scienze, Rizzoli di Galleria San Federico e la Libreria del Salone in via Roma angolo via Bertola. Poi ad un certo punto ho iniziato a frequentare le Feltrinelli, piazza Castello prima e piazza CLN poi, con qualche incursione al Lingotto.

Per i libri usati mi rivolgevo alle bancarelle di via Po o alla Casa del Libro in Galleria Subalpina, e i libri di seconda mano sono diventati sempre più importanti per me, e non solo per il prezzo. Per un attimo accarezzai anche l’idea di diventare libraia, mi preiscrissi al corso in tema dello Csea nel 1996, ma una psicologa stron2a mi tagliò le gambe non ammettendomi dopo il colloquio motivazionale. Un’idea che ho ripreso poi in tempi recenti lasciandola poi perdere per vari motivi.

In anni più recenti, dopo la chiusura tristemente di molte librerie storiche che frequentavo, mi sono orientata su altri posti, dalla Ubik di via Garibaldi ai vari Libraccio sparsi per la città passando per la Libreria Mercurio di via Po, frequentando sempre di più le bancarelle di via Po, scoprendo le bancarelle di piazza Statuto e iniziando poi ad andare al Libro ritrovato in piazza Carlo Felice ogni prima domenica del mese. In parallelo, sono diventata una frequentatrice anche del Balon, dove si trovano anche libri, molto interessanti, senza contare che anche nei mercati rionali, da corso Palestro a piazza Nizza passando per la Crocetta spesso c’è il banco dei libri, e pure belli.
Per quello che riguarda le fumetterie, sono stata una cliente di Figuriamoci, di Pop store, di Studio 901, di Sturiellett, del Tappabuchi, di Belleville, di Guruguru, adesso da un po’ di tempo vado da Otherworld, ma non mi precludo altre frequentazioni, anche se non ho amato le regole in vigore fino a qualche mese fa e i negozianti che le hanno osservate vantandosene come un noto negozio di via Bertola. Eh no, mi spiace.
Ho scoperto gli acquisti on line, soprattutto per i libri in lingua straniera, inglese, francese, giapponese, e continuo a dedicarmi all’arte dello tsudoku.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *