Cultura otaku

Crescere con gli anime

Il prossimo anno saranno quarant’anni che sono arrivati i cartoni animati giapponesi nel nostro Paese. Io c’ero, anche se la mia passione adulta per manga ed anime risale all’inizio degli anni Novanta, e da allora non li ho più mollati.
Che dire di questo universo rutilante di storie? Ovviamente è cresciuto e cambiato con me, devo dire che negli ultimi anni, complice il mio impegno al Mufant, mi piacciono di più gli anime di fantascienza e meno gli shojo e dintorni che mi hanno un po’ stufata.
Guardando a distanza di anni tante serie mi sono ovviamente resa conto di quante ormai siano datate, ma i classici tipo Goldrake, Jeeg, Capitan Harlock e Galaxy Express 999 sono sempre bellissimi.
Per contro ci sono state tante nuove sorprese nel corso degli anni, come i film dello Studio Ghibli di Takahata e Miyazaki, che hanno saputo convincere anche i critici più esigenti.
E ci sono tanti nuovi anime e manga su cui aggiornarsi. Per cui non si finisce mai di crescere e evolversi con quello che arriva dal Paese del Sol levante.


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