Cultura otaku,  Geek e nerd,  Varie e eventuali

Insoddisfazione, fantasia e creatività

La frase di cui sopra, detta da una delle più grandi autrici del fantastico, esprime in pieno una verità, legata ad altre verità, che si possono chiamare insoddisfazione, depressione, ostacoli, problemi, voglia di evadere.
Nel pomeriggio del 1 dell’anno un ragazzino di appena 14 anni si è suicidato qui a Torino buttandosi giù dal ponte della Gran Madre dopo aver scritto un messaggio ai genitori via cellulare: non mi sento di giudicarlo con cavolate retoriche come la vita è bella, perché so cosa vuol dire sentirsi morti dentro, soprattutto ad un’età in cui sei impotente, e dire che oggi i ragazzi e le ragazze hanno a disposizione comunque degli strumenti in più che trent’anni fa.
La creatività e la fantasia sono tra le pochissime cose che possono salvare, creando un mondo in cui si evade e da cui si accetta meglio la realtà senza cadere nei paradisi artificiali della droga. E sono cose che continuano a servire anche da grandi, ispirando carriere e modi di passare il tempo.
Io sono una creativa, essere creativi non è essere disadattati, non è essere fannulloni, non è essere degli eterni Peter Pan, non è non volersi integrare, non è essere asociali, semplicemente è voler vivere la vita in maniera soddisfacente cercando di salvare se stessi attraverso le arti, la creatività, il sociale, la cultura, il percepire il mondo in maniera diversa. E così si è sopravvissuti e si sopravvive.

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