Cinema

Bentornata Amélie!

E’ oltre un anno che non vado al cinema e non progetto per ora di tornarci, ma ieri e oggi nelle sale è tornato un film rimasto nel mio cuore, Il favoloso mondo di Amélie, di Jean Pierre Jeunet con Audrey Taotou, storia agrodolce e surreale ambientata in una Parigi fiabesca.
Del resto, il film compie vent’anni proprio adesso, in vent’anni tanta acqua è passata sotto i ponti, ricordo che fu uno dei primi film che andai a vedere al cinema dalla nuova casa, subito dopo essermi trasferita. Non sembra ieri, ma è comunque una di quelle storie rimaste nel mio cuore, una vicenda dove il mondo viene salvata dagli ingenui, e sì, è giusto così.
Ho sentito negli anni anche critiche feroci su questo film, bollato come melenso, assurdo, sciocco e con una protagonista che ha rovinato una generazione di ragazze, ma non sono d’accordo. Amélie è una ragazza semplice ma che vive in un mondo tutto suo, da cui parte per aiutare gli altri, una super eroina sui generis che cerca di migliorare la vita di chi le è vicino, in quella meravigliosa città che è sempre Parigi.
Amélie ha lasciato qualcosa dentro di me, anch’io cerco quando sono in giro con la mia macchina fotografica qualche insieme di colori che ricordi la sua Montmartre, anch’io mi sono costruita una casa piena di colori e di cosine strane, e devo sempre andare a Parigi a fare due passi sul Canale St Martin.
Ormai forse è tardi per andare a rivedere Il favoloso mondo di Amélie al cinema, ma consiglio comunque a tutti di vederlo o rivederlo, forse perché abbiamo bisogno di leggerezza, perché le fiabe sono sempre belle, perché Parigi è sempre Parigi e perché il mondo, dopo averlo visto con gli occhi di Amélie, ci sembrerà diverso.

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