Cultura otaku,  Geek e nerd

Venticinque anni con Lucca Comics

Venticinque anni fa ( a dire il vero sono stati venticinque anni questa primavera) andavo per la prima volta a Lucca Comics, allora più piccola e nel famigerato palazzetto dello sport, che ha mollato poi nel 2005.
Da allora, ho fatto varie visite, alcune tra gli anni Novanta e l’inizio del Millennio, poi sono stata dieci anni senza andarci ma dal 2011 non ne ho più persa un’edizione, grazie al mitico autobus organizzato dall’inossidabile Walter Tiziano Pairone e dalla sua associazione Fandango.
Tutto questo in attesa di tornarci un giorno per più giorni, come autrice con tutti i carismi e/o magari anche come editore o altra figura professionale.
Ogni anno rimango incantata dalle viuzze e dalle piazze di Lucca, per non parlare delle mura, e ogni anno scopro o riscopro angoli nuovi in quello che è un centro storico che fa sognare.
Senza contare poi l’atmosfera dei Comics, i tendoni, i cosplayer, le mostre, gli stand, le tante curiosità, che ogni anno raccontano come il mio interesse per questo mondo magico, l’unico in cui mi senta a casa, sia cambiato. Venticinque anni fa ero in fase esclusivamente otaku, per manga e anime, a questo poi si sono aggiunti la breve parentesi come giocatrice di ruolo, il fantasy, le serie TV, l’artigianato, gli altri tipi di fumetti, l’illustrazione, ma soprattutto l’urgenza di scoprire tutto il mondo che gira lì intorno. Un qualcosa che continua a ispirarmi per costruire la mia vita e la mia carriera.
Tornerò sempre a Lucca Comics, in un modo o nell’altro, perché è un posto che ha sempre tanto da darmi, e perché c’è tutto quello che amo e di cui ho bisogno.

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