Bibliofilia

Una biblioteca tutta per sé

Virginia Woolf riteneva fondamentale per la propria realizzazione come donne creative avere una stanza tuta per sé, Cicerone invece diceva che per essere felici bisognava avere una biblioteca e un giardino.
Io faccio un misto tra questi due grandi del passato, che si imparano ad apprezzare quando non si è più a scuola, dicendo che per sentirsi realizzati bisogna avere una biblioteca tutta per sé, di libri ovviamente cartacei, che segua alcune regole.
Innanzitutto deve crescere e cambiare con noi, e bisogna quindi anche avere il coraggio di lasciarci indietro alcune cose e scoprirne di nuove. Poi deve essere aperta al nuovo senza rinunciare al passato, e accogliere anche acquisizioni saltuarie, prestiti di amici o delle biblioteche pubbliche.
Inoltre deve diventare la nostra migliore amica per i periodi di depressione, di noia, di inattivismo magari forzato per problemi di salute, di confusione, di ricerca di un senso della vita e di nuovi spunti, o anche solo durante le stagioni fredde e uggiose come quella attuale.
La nostra biblioteca deve ispirarci anche per la scelta di amici e attività, non deve diventare un modo per essere hikikomori.
E poi diciamocelo, una bella biblioteca, ordinata, colorata e un po’ artistica è un ottimo complemento d’arredo per tutte le case.

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