Cultura otaku,  Geek e nerd

La mia generazione nerd e otaku

Il 27 gennaio scorso c’è stato al Mufant il Japan Day sui quarant’anni di Goldrake, una splendida occasione per rivedere amici vecchi e nuovi, confrontarsi su una passione che dura, conoscere nuove persone, incontrare gente in gamba come la mitica Liliana Sorrentino, la voce di Maria, la sorella di Actarus.
Il mio immaginario è legato indissolubilmente agli anime giapponesi, che mi appassionarono fin da bambina e che ho poi ritrovato da grande, con un approccio doverosamente più adulto che poi si è allargato anche a tutta la cultura nerd e geek, non solo proveniente dal Giappone anche se devo dire che il Paese del Sol levante continua ad avere per me un gran fascino.
La mia nostalgia canaglia comprende Goldrake, Jeeg, Heidi, Capitan Harlock, Sandokan, Orzowei, Emil, Pippi Calzelunghe, i classici Disney e tanto altro. Non tornerei mai indietro, anche perché amo l’autonomia che hai da adulto, però questo è l’immaginario della mia generazione. Poi, ho continuato ad occuparmi di fantastico e ho aggiunto tante altre cose, da Star Wars a X-Files, da Buffy a Game of thrones, però i primi amori, come gli anime, non si scordano mai.
Questa è la mia generazione, questo è il mio immaginario che arricchisco sempre con cose nuove e in questo mi riconosco.
Fantasia, immaginazione, sogno, avventura, nuove vie da seguire sono parte di me e lo saranno sempre. E tante delle cose buone che continuano a succedermi e ad esserci nella mia vita sono perché quarant’anni fa ero davanti alla tv a vedere Goldrake.

Del resto, come qualcuno ha detto una volta, noi siamo anche quello che leggiamo, guardiamo e a cui ci appassioniamo, anime giapponesi per la mia generazione in testa.

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