La letteratura è intrattenimento e divertimento
Ho trovato su Instagram questo meme dell’autrice Andreina Grieco, che condivido al cento per cento:
Spesso si sente la solita lamentela trita e ritrita secondo cui in Italia si leggerebbe poco rispetto ad altri Paesi, senza ricordare che all’estero si legge magari di più, ma si legge per lo più narrativa d’evasione: fantasy, thriller, fantascienza, romanzi storici, storie sentimentali. Tutte cose che a molti intellettuali di casa nostra fanno storcere il naso, perché leggere per loro deve essere solo qualcosa di impegnato e impegnativo, non certo un piacere e un’evasione.
Ricordo ancora la mia prof di lettere delle medie che storceva il naso perché una mia compagna di classe leggeva gialli o come mi criticò perché io d’estate avevo letto libri come Heidi, Piccole donne e i titoli delle collane Flirts della Malipiero e Betty della Capitol.
E non dimentichiamo poi l’avversione che c’è verso i fumetti, manga in testa, o verso autori di narrativa cosiddetta d’evasione, quali Emilio Salgari, Wilbur Smith, Stephen King e persino J. R. R. Tolkien.
Leggere deve essere un piacere e un divertimento, non un qualcosa di pesante e pedante che poi da adulti verrà ricordata come un incubo e in ogni caso un libro “leggero” può spingere poi a fare letture anche più impegnate. Ricordo sempre con commozione cosa dice Alessandro d’Avenia, scrittore e insegnante, sulla saga di Harry Potter:
Harry Potter è il libro che ha conquistato alla lettura una generazione. Ciascuno di noi ha un libro che alle elementari o alle medie ha inaugurato un mondo nuovo. Tutto è cominciato da Verne, Tolkien, Ende, Salgari, Collodi… Poi siamo andati oltre, abbiamo raffinato la ricerca e le scelte. Oggi, che ci piaccia o no, c’è la Rowling con il suo mago. Se milioni di ragazzi di culture diverse lo leggono con fame non è solo questione di mercato e gadget: è anche questione di cuore. E il cuore di un ragazzo bisogna ascoltarlo con le parole che ha, anche se suonano assai semplici.
E se quest’estate ho potuto dare ai miei ragazzi più cresciuti Shakespeare, Cervantes, Dickens, Dostoevskij, Tolstoj, Tomasi di Lampedusa… è anche grazie alle magie di Harry.