Auguri in ritardo a Jane Austen
Con un po’ di giorni di ritardo ecco i miei auguri a Jane Austen, somma scrittrice inglese, che ha ottenuto una fama postuma davvero molto interessante, nata, almeno negli ultimi decenni, da un adattamento particolarmente riuscito del suo capolavoro Orgoglio e pregiudizio a metà anni Novanta, con un Colin Firth in stato di grazia.
In realtà, interesse per l’autrice c’era già prima: nel 1940 c’era stato un film poi replicato varie volte, con Laurence Olivier e Greer Garson, con i costumi però completamente sballati, da epoca vittoriana con tanto di crinoline piuttosto che da inizio Ottocento. In Italia, ci fu uno sceneggiato RAI nel 1957, con la bellissima Virna Lisi nel ruolo di Elizabeth, oggi ormai sconosciuto ai più.
Io ricordo un bel serial britannico ispirato a Persuasione a fine anni Settanta e poi ovviamente l’adattamento di Ragione e sentimento, ma ricordo anche che la mia professoressa di inglese del liceo Maino stravedeva per Emma.
Jane Austen ha saputo ispirare film e romanzi contemporanei, dal divertente e tutto da riscoprire Ragazze a Beverly Hills alla serie di Bridget Jones, senza dimenticare le serie thriller in costume di Carrie Bebris e Stephanie Barron. Ci sono anche manga e fumetti ispirati a Jane Austen, oltre a tour nei luoghi dove è vissuta l’autrice, gadget, menu. Un mondo tutto da scoprire e approfondire.
Questa autrice è entrata nella mia vita pian piano, quasi in punta di piedi, ma oggi è uno dei miei numi tutelari: del resto, i personaggi di Candy e Terence sono ispirati anche a Elizabeth e Darcy. Sto seguendo inoltre con molto interesse le iniziative editoriali in tema da parte di case editrici indipendenti come la Jo March e la Flower-ed, e credo che non si esauriranno così. Perché Jane Austen ha saputo davvero creare degli universi lievi ma che fanno pensare e colpiscono davvero alla fine e ha ridefinito i ruoli di noi donne nella letteratura e nel mondo.
