Varie e eventuali

Ogni dannato giorno, ogni dannato momento

Tra i libri sui vampiri che ho letto in questi anni, spicca la serie di Zora von Malice di Blake B. Blink, al secolo Carla Oddoero, di Pinerolo. Aspettavo il terzo che non uscirà mai perché Blake ci ha lasciati, per un’emorragia cerebrale conseguenza di una bomba a orologeria che aveva dentro di se da sempre senza averlo mai saputo.
Mi porto dietro da anni una depressione che va e viene, aggravata da vari problemi, contro la quale ho cercato in tutti i modi di reagire, cambiando e rottamando (uso questo verbo da molto prima di un certo politico…) quello che mi causa dolore o fastidio e cercando di migliorare la mia vita.
Di fronte a questi fatti, resto senza parole. Che fare o che dire? Forse, malgrado tutti i problemi che ci sono nella vita, dobbiamo davvero ringraziare per ogni dannato e fottuto giorno, per ogni dannato e fottuto istante che siamo qui su questa Terra. Perché nessuno di questi giorni e di questi istanti ci sarà mai restituito, e pensare al passato e a quello che non possiamo più cambiare e che comunque non è dipeso certo solo da noi è sbagliato.
Del resto, come diceva il Dottore: Per come la vedo io, nella vita di ognuno di noi, c’è una pila di cose buone e di cose cattive. Ehi… le cose buone non sempre addolciscono le cose cattive, ma, viceversa, le cose cattive non necessariamente rovinano le cose buone, o le privano di importanza.
Cosa fare quindi se non continuare a vivere, magari vivendo come se si dovesse morire domani ma pensando come dovessimo vivere per sempre?
Il 2017 per me è stato un anno in chiaroscuro, nel senso che ho fatto molte cose interessanti, come imparare lo spagnolo e scrivere il mio nuovo libro (riducendomi all’ultimo) ma ho avuto anche molti momenti di scoramento, depressione, mancanza di quell’entusiasmo che ormai dieci anni fa mi aveva spinta a cambiare vita ma che si sta esaurendo.
Ma dopo aver sentito questa notizia, ho capito ancora una volta l’importanza di ogni istante, ogni giorno, ogni cosa che ci è data da vivere.
Ciao Blake, avrei tanto voluto leggere il tuo terzo libro, incontrarti di nuovo a qualche evento, magari vederti venire al Mufant.

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