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Alecomics, cosa deve esserci ad una fiera del fumetto

Sono tornata per la seconda volta ad Alecomics, la fiera del fumetto di Alessandria, e devo dire che anche quest’anno sono stata entusiasta da tutto quello che ho vissuto durante la giornata passata lì, e non solo perché ho avuto il mio spazio per fare la presentazione.
Il tempo ci ha aiutati, anzi era ben caldino, ma la struttura è tutta da scoprire, storica ma aperta al futuro, e stavolta c’erano anche dei bagni non solo chimici, il che ha reso il confort maggiore.
Ad Alecomics c’è tutto quello che devo esserci ad una fiera del fumetto: stand in tema, spazio per gli autori, cosplayer, musica, palco, conferenze, giochi, aggregazione. Ci sono anche tanti bei posti dove mangiare, per tutti i gusti, e dato il caldo ho optato per un meraviglioso stand siciliano dove ho gustato un cannolo e due granite, scoprendo il gusto gelsi, qualcosa di sublime.
Ho incontrato tante persone ad Alecomics, amicizie di vecchie date, volti dell’anno scorso, gente nuova e che mi è già simpatica, ho fatto acquisti, ho scoperto nuovi mondi, ho consolidato le mie passioni e ho scoperto nuove cose su cui lavorare.
Credo che Alecomics vada presa come esempio da altre fiere italiane, piemontesi soprattutto, e non aggiungo altro… E a questo punto ho iniziato il conto alla rovescia per il 2019, quando tornerò magari con uno stand, per viaggiare in mondi fantastici, ma che sono alla fine su questa Terra…

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