Nel mondo delle storie fantasy
Le storie dei libri fanno parte della mia vita da tantissimi anni e in fondo il primo genere che si incontra, grazie alle fiabe, è proprio il fantasy. Crescendo, poi ho incontrato in altre occasioni le storie fantasy e da fan sono diventata una cultrice e una studiosa.
Volevo fare la scrittrice fin da bambina e sono riuscita a realizzare questo mio sogno anche grazie al fantasy, a cui ho dedicato vari articoli, pagine web e saggi.
L’ultimo di questi saggi è appena uscito: l’Enciclopedia del Fantasy, nato come idea nel 2017, terminato nella sua prima stesura nel 2021 e poi revisionato fino ad alcuni mesi fa, è ora in libreria e in fumetteria con Edizioni NPE. Devo dire che è una grande soddisfazione avere in mano un lavoro a cui mi sono dedicata con parecchio impegno (anche se potevo fare meglio, ma è sempre così…), punto di arrivo di tanta passione e tante ricerche e punto di partenza per nuovi lavori.
Il fantasy è un genere che affonda le sue radici in fiaba ed epica e che si declina in libri, arte, musica, cinema, serie TV, fumetti, cartoni animati, manga, anime, eventi e ho cercato di riflettere questo nel mio libro. Il fantasy non è un mucchio di storie strane per ragazzini e per adulti che non vogliono crescere, ma cultura, sogno, archetipo, modello di vita, passione. Condivido in pieno quello che dice George R. R. Martin in tema:
Il fantasy migliore è scritto nel linguaggio dei sogni. Possiede la medesima vita dei sogni, più reale del reale… almeno per un momento… quel lungo, magico momento prima del risveglio.
Il fantasy è argento e scarlatto, indaco e azzurro, ossidiana venata d’oro e lapislazzuli. La realtà è legno compensato e materiale plastico, il tutto circondato da fango marrone e verde oliva. Il fantasy ha il sapore di habanero e miele, cannella e chiodi di garofano, raffinata carne rossa e vini dolci come l’estate. La realtà è fatta di fagioli e tofu e, alla fine, di ceneri. La realtà sono i centri commerciali di Burbank, le ciminiere di Cleveland, un’area di parcheggio e Newhark. Il fantasy sono le torri di Minas Tirith, le pietre ancestrali di Gormenghast, le sale di Camelot. Il fantasy vola sulle ali di Icaro, la realtà a bordo della Southwest Airlines. Perché i nostri sogni diventano così piccoli una volta che finemente si realizzano?
Leggiamo il fantasy per ritrovare i colori, credo. Per sentire il gusto di spezie forti e per ascoltare il canto delle sirene. C’è qualcosa di antico e vero nel fantasy, qualcosa che si rivolge al nostro io più profondo, al bambino che sogna di poter tornare, un giorno, a cacciare nelle foreste immerse nella notte, accendendo un fuoco dentro caverne nelle colline, di trovare un amore che possa durare per sempre da qualche parte a sud di Oz e a nord di Shangri-La.
Ed ecco perché mi occupo di fantasy, ecco perché ho scritto l’Enciclopedia del fantasy…