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Piccole donne è nerd?

In occasione della recente uscita del nuovo Piccole donne al cinema, sui social qualcuno ha scritto che è una storia superata e decisamente non in linea con l’essere nerd.

Io sono nerd e femminista, e devo dire che a me Piccole donne piace molto, forse perché ci vedo un inno al femminismo e alla libertà di scegliere la propria vita, sia pure con i limiti di un romanzo dell’Ottocento, scritto comunque da una donna controcorrente, suffragetta, femminista, lesbica, politicamente scorretta e che accettò di pessima voglia di far sposare il suo alter ego Jo, rifacendosi poi con il personaggio di Nan.
Sì, Louisa May Alcott era così, e forse è per questo che il suo libro è ancora valido oggi e fare un film in tema è bello, io ricordo anche con molto affetto l’anime anni Ottanta Una per tutte tutte per una e il bellissimo film anni Novanta, decisamente superiore a questo, più curato nella realizzazione, anche se l’edizione della brava Greta Gerwig ha dalla sua la meravigliosa zia di Meryl Streep e una Jo decisamente carismatica.
Bella comunque anche l’edizione in miniserie dell’anno scorso della BBC con Maya Hawke nella parte di Jo e Angela Lansbury come zia March, mentre è troppo macchinosa quella di ambientazione moderna, certe cose sono legate all’Ottocento, facciamocene una ragione.
Devo dire che comunque a me la letteratura ottocentesca piace abbastanza, soprattutto quella scritta da donne, e tra le mie storie preferite metto comunque quelle di Jane Austen e delle sorelle Bronte, con i vari adattamenti degli ultimi decenni cinematografici.
Inoltre, apprezzo parecchio i romanzi classici per ragazzi tra Otto e Novecento, tra l’altro spesso trasposti in anime bellissime: Piccole donne, ma anche Anna dai tetti verdiHeidiIl giardino segreto, giusto per citarne alcuni.
Piccole donne è un mito e credo che sia stata Jo March a ispirarmi fin da bambina nell’idea di scrivere, creare e realizzarmi attraverso la creatività artistica, come fa lei e forse oggi se scrivere è così importante per me lo devo anche a Jo, ribelle fino in fondo e alter ego di una delle più grandi donne mai esistite.
Una raccomandazione a chi deve ancora vedere il comunque bel film di Greta Gerwig: leggete o rileggete prima il libro, la trama è molto caotica, tra flash back e simili, e ci si può perdere. E credo che comunque di Greta Gerwig e di Saoirse Ronan si parlerà ancora molto.

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