Cultura otaku,  Oriente

Perché amo manga e anime…

La scorsa settimana sono andata alla meravigliosa Japan Week, evento che ogni anno si svolge in una diversa città del mondo, pieno di arte, workshop, musica, danza, spettacoli, tutto in tema Giappone. Questa settimana ho iniziato un corso organizzato di giapponese, dopo uno studio disordinato durato anni di un qualcosa che voglio imparare da una vita ma al quale non ho saputo dedicare prima un impegno costante e dopo solo due giorni di lezione mi sento già molto motivata e interessata.
Ho fatto e sto facendo queste belle esperienze perché quarant’anni fa mi sono appassionata agli anime, e poi ai manga, che ormai mi accompagnano da quasi trent’anni. Sono una di quelle persone per cui manga e anime sono stati un’esperienza di vita a 360 gradi, ispirandomi negli studi (non quelli universitari, purtroppo, anche se prima o poi voglio prendere la seconda laurea in lingue orientali….), nella carriera, nelle passioni, nello stringere amicizie, nella vita sociale, nell’arricchimento culturale, nella creatività, nell’aprirmi un mondo.
Per questo motivo non sarò mai d’accordo con chi considera manga e anime diseducativi, perché per me non lo sono certo stati, anzi sono una di quelle cose che mi ha dato davvero tanto. E non sono la sola, confrontandomi con tante persone, più o meno mie coetanee, che hanno vissuto esperienze analoghe mi sono resa conto di quanto certi immaginari siano potenti.
I miei interessi non si esauriscono in manga e anime, sono multiculturale e multiuniverso, ma diciamo che il Giappone e i suoi prodotti sono un punto centrale della mia vita, e devo dire che può vado avanti più sono felice così. Ah, sabato torno a Lucca Comics, altra cosa bellissima che c’è nella mia vita perché sono appassionata di manga e anime, a cui si sono aggiunte poi tante altre cose.

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