Il mondo dei libri,  Torino

Pensieri sul Salone del libro 2018

Io c’ero al primo Salone del libro, giusto trent’anni fa, ne ho un ricordo ormai lontano e confuso, anche perché sono passati tanti anni e tanta acqua è passata sotto i ponti. Sono cambiata anch’io con questa manifestazione, non sono stata sempre presente, anche se negli ultimi dieci anni sì, e mi ha seguita anche a distanza nelle varie fasi della mia vita, compresa e soprattutto l’ultima, quella di operatrice culturale e autrice, anche se i miei libri non c’erano quest’anno ma cercherò di fare in modo che questa sia l’ultima volta che succede.
Ormai direi che nessuno mette più in discussione il fatto che il Salone è a Torino ed è di Torino, con i suoi tanti pregi e i suoi difetti, che sono sempre i soliti da anni, il caos, i cessi insufficienti e sporchi, il cibo pessimo e i rompiscatole che cercano di fregarti appostati a vari angoli.
Ma ci sono anche i pregi, il rivedere amici e amiche di lunga data, incontrare nuovi amici, perché come ricorda un vecchio proverbio irlandese in certi posti non ci sono estranei, ma solo amici che non si sono ancora incontrati, il trovare libri curiosi e poco distribuiti, lo scoprire quanto certe passioni siano condivise, il sentire tanti incontri interessanti, il confrontarsi con tanti fermenti culturali, il tornare forse con il portafoglio più leggero ma con tante ricchezze non solo di libri, lo scoprire infiniti nuovi universi.
E questo non è poco, andare al Salone del libro è davvero come fare un viaggio dell’eroe ogni volta, tornando arricchiti e cambiati.
In quest’edizione sono stati tanti i bei momenti e incontri, ho rivisto tante persone, come Cristina Vitagliano, Tamara Deroma, Federico Ghirardi, Gianni La Corte, Valentina Ceciliato, Antonio Lanzetta,  ho visitato stand bellissimi, come quelli di Las Vegas, Beccogiallo, Bao, Fanucci, Pathos, Runa edizioni, Watson, Fazi, Panini Comics, Plesio, giusto per citarne alcuni. Gli incontri sono stati tutti bellissimi, dal tributo al grande inviato di guerra Mimmo Candito alla conferenza della trascinante Alicia Gimenez Bartlett, dai due interventi di un nerd doc come Vanni Santoni all’omaggio alle donne che scrivono fantastico, dal tributo a Game of thrones (e condivido parola per parola cosa dice Michela Murgia su Arya Stark) alla presentazione di Licia Troisi durante la quale ho indovinato da brava nerd una domanda che nessuno sapeva, dal grandissimo Angel de la Calle, autore di una delle graphic novel più belli e terribili che ho letto ultimamente, Ritratti di guerra, a Pierre Bordage, voce del fantasy tutta da scoprire, dalla conferenza stampa su Lucca Comics and Games dove sono saltata sulla sedia a sentire gli ospiti al panel su Assassin’s Creed, un universo che vorrò esplorare. Di molti di questi eventi parlerò nel blog La cultura del fantastico.
Insomma, tante cose, tante emozioni, gli occhi e le orecchie pieni, e pazienza per il raffreddore che il clima non proprio clemente ha portato. L’appuntamento è dal 9 al 13 maggio del 2019, con tanti buoni propositi e cose da fare da qui ad allora.

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