Cultura otaku

Pensieri su Animeland

Compatibilmente con i problemi che ha il mio vecchio pc a farmi visualizzare i video, mi sono vista a spizzichi un bellissimo documentario, Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay di Francesco Chiatante.
Come dice il titolo, è un viaggio nell’universo dei manga e anime, fondamentali per almeno una generazione e ancora popolari e amati oggi, e non solo per l’effetto della nostalgia canaglia.
Nel corso del documentario c’è spazio per i classici anni Settanta come Goldrake e Heidi ai miti delle nuove generazioni, Naruto e Dragonball in testa, ma anche per tutto quello che ruota intorno a manga e anime, fiere, eventi, editori, cosplay, collezionismo.
Mi pare che sia il primo esempio di un documentario di questo tipo e spero che non sia l’ultimo, perché la cultura geek e otaku va raccontata.
Bellissime le interviste con i vip, cresciuti con il nostro stesso immaginario, ho trovato particolarmente divertenti quelle con Valerio Mastrandrea e con Paola Cortellesi, oltre che con gli otaku in carriera, Marco Pellitteri e i mitici Kappa Boys dei modelli per noi tutti.
Mi piacciono molto le parole del regista: Ho sempre sognato di raccontare i mondi di manga, anime e cosplay a modo mio. E quale idea migliore del farlo coinvolgendo tutti i miei miti, creando un film da tutti i loro racconti? Con Animeland ho trovato il modo di poter contribuire a questi immaginari fantastici che hanno influenzato i ragazzi, per generazioni, da fine anni Settanta ad oggi.
Tra tante cose, una mi ha colpito e cioè che manga ed anima sono arivati nel momento in cui i ragazzi non riuscivano più a sdrammatizzare. Sacrosanto. La mia generazione è cresciuta con il complesso che non potevamo lamentarci perché non avevamo visto la guerra, senza tener conto di tutti i casini in cui ci siamo trovati e continuiamo a trovarci.
Meno male che ci sono stati i manga ed anime, per costruirci un immaginario alternativo rispetto alle generazioni precedenti che continuavano ad incombere su di noi. Poi non tutto è andato come volevamo, ma qualcosa hanno cambiato queste storie giunte dal Paese del Sol levante.

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