Cultura otaku,  Eroine protagoniste

Manga, anime e donne

Il Giappone non è il Paese ideale per le donne, ma nell’immaginario hanno avuto un grande spazio, tra eroine, spesso guerriere che combattono pilotando astronavi, e autrici.  Questa è una delle tante cose che mi ha colpito in maniera positiva, e se oggi ci sono tante ragazze e donne che come me seguono il mondo del fumetto e sono otaku e nerd è colpa proprio di manga e anime.
Del resto, l’eroina romanzesca più interessante di sempre l’hanno inventata in Giappone, ed è Lady Oscar, ma tutte le opere di Riyoko Ikeda sono bellissime e piene di personaggi a tutto tondo, ed è ancora oggi la mia mangaka preferita.
Di Yumiko Igarashi trovo splendido La spada di Paros, a Candy sono legata per questioni affettive, mentre Georgie è a tratti un po’ tanto polpettone, anche se non male e divertente.
Meravigliosa la grande Rumiko Takahashi, con le sue opere oltre i generi shojo e shonen, a cominciare dalla Mermaid Saga, ma senza dimenticare le sue opere fiume, dalla deliziosa Lamù a Inuyasha, passando per Maison Ikokku e Ranma.
Grandissime anche le Clamp, preferisco le loro prime opere, con vari esempi di fantasy, maghette in Card Captor Sakura, fantasy indiano per Rg Veda, apocalittico con X:1999, fantasy anomalo con Magic Knight Rayearth.
Poi ci sono anche le maghette, con le loro evoluzioni in guerriere, come in Sailor Moon di Naoko Takeuchi, o in dramma esistenziale, come Madoka Magica. E in ogni serie che esce ci sono personaggi femminili interessanti, ecco perché ormai il mondo otaku è un affare anche di noi donne.

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