Bibliofilia,  Torino

Libri a Torino

Il 6 e 7 ottobre a Torino dovrebbe tornare Portici di carta: il condizionale è d’obbligo, perché ad oggi non ci sono ancora conferme, a differenza invece dell’altro grosso evento di quella settimana, A tutta coda con i nostri amici animali al Lingotto.
Sul Salone del libro, che per il 2019 sarebbe già stato fissato dal 9 al 13 maggio, invece ci sono casini pazzeschi, e sarebbe davvero vergognoso perdere un evento così importante, in una città che ha tutto il bisogno di tirarsi su, perché a me e non solo a me sembra che Torino stia stando ripiombando nei grigi anni Ottanta.
Dove c’era la sede storica di Paravia in via Garibaldi continua ad essere sfitto e in abbandono.

E’ stata smantellata la meravigliosa bancarella di libri in corso Siccardi angolo via Cernaia.
Comunque, tornando ai libri, sono sparite anche le librerie Borgo Po, Il Mondo delle meraviglie e Capo Horn.
Per fortuna resiste il Libro ritrovato la prima domenica del mese, resistono varie librerie di catena e indipendenti, come le new entry I sette pazzi e Vecchi e nuovi mondi, e resiste la rete di biblioteche. Ma non bastano e ci va di più, soprattutto bisogna reagire contro questa idea di trasformare il centro storico di Torino in un deserto pieno di senza fissa dimora e ciclisti. E temo che i guai per Torino, non solo dal punto di vista dei libri, non siano ancora finiti.

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