King Arthur il potere della spada

Diciamocelo: la storia di Re Artù è affascinante, ma ha in buona parte un po’ saturato e non solo per i film e gli adattamenti non sempre di buona qualità che ha ispirato.

Detto questo, il King Arthur di Guy Ritchie, già autore di due interessantissimi Sherlock Holmes, comunque superiore, è interessante, insolito e divertente, per come mescola le carte, per le cose nuove che aggiunge e per le licenze che si prende, non fastidiose ma nuove tipo di fare di Artù un trovatello cresciuto nei bassifondi.
D’altro canto bisogna cambiare e diciamo che comunque il film, in cui mancano Merlino e Morgana, è dominato dal perfido Vortigyn di Jude Law, ma funziona anche il resto, tra i cavalieri della Tavola rotonda, multietnici e provenienti dai bassifondi e le strizzate d’occhio al Signore degli anelli e a Game of thrones.
Da vedere per capire che il fantasy comunque è sempre in grado di reinventarsi e andare avanti e meno male per noi appassionati.