Cinema,  Fantascienza

35 anni di ET

35 anni fa usciva al cinema ET di Steven Spielberg, uno dei film di genere fantascientifico più amati di sempre, anche dai non cultori del genere, oltre che uno dei film che ha preparato più di una generazione di nerd, citato in altri cult come Buffy e Stranger things.
Ho visto ET da ragazzina, in un periodo in cui avevo stupidamente archiviato l’immaginario fantastico a favore di cose melense e prosaiche, e devo dire che mi colpì proprio per essere una cosa diversa dal pantano in cui ero finita. Negli anni l’ho visto e rivisto sempre con gran piacere, mentre cresceva il mio interesse per un universo che non mi stancherà mai.
ET è una fiaba fantascientifica che mette a confronto due outsider, un bambino sognatore e un alieno sperduto, facendo vedere il mondo in una prospettiva nuova, con il fantastico che irrompe nella realtà di tutti i giorni.
L’idea di fare dell’alieno non un nemico non è nuova, ma qui viene trattata in maniera particolarmente riuscita e tenera. E se l’addio tra Elliott e il suo amico extraterrestre resta una delle poche scene che riesce a farmi piangere, insieme a quella dei ragazzi sui banchi nel finale de L’attimo fuggente, credo che tutti coloro che hanno visto questo film si sono augurati nel loro cuore un giorno di poter anche loro incontrare ET.

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