I libri isolano?
Spesso noi amanti dei libri veniamo visti come degli asociali, se non dei sociopatici al limite dell’hikikomori, perché preferiamo stare in mezzo alle nostre passioni anziché relazionarci con il resto del mondo.
Diciamo che, come spesso succede, la realtà è nel mezzo: se amiamo leggere, di sicuro non ci annoiamo, o lo facciamo molto di rado. Non abbiamo semplicemente voglia magari di relazionarci con qualcuno perché abbiamo di meglio da fare, ma questo non vuol dire che non ci interessano i rapporti interpersonali in generale, anzi.
I libri, ma anche altre passioni collegati, come i fumetti, il cinema, la scrittura, ci portano a cercare altri spiriti affini con noi, negli eventi e luoghi reali e virtuali che ormai per fortuna ci sono in giro. Ogni tanto patiamo la solitudine anche noi, soprattutto se imposta e non scelta, ma riusciamo a trovare una nostra dimensione nei libri e forse è per quello che diamo un po’ fastidio.
Vorrei citare un bel brano che ho trovato su Facebook, ripreso dall’amica Luisa Paglieri dal gruppo Il giardino segreto: