Cultura otaku

Giù le mani da Mazinga Z

Non sono ancora riuscita a vedere Mazinga Z Infinity, ma conto di farlo quanto prima perché comunque mi interessa, anche se io di Go Nagai ho sempre preferito Goldrake, Jeeg robot d’acciaio e Jetta robot.
Leggendo le recensioni sono rimasta colpita e seccata da alcune affermazioni gratuite e stupide che credevo non avessero più ragione di essere.
Da una parte, il definire Mazinga un eroe per la generazione di quarantenni nostalgici e precari è davvero riduttivo e offensivo: a parte che non abbiamo scelto noi di non avere più il posto fisso, in una società in cui da un quarto di secolo minimo si pensa solo alle vecchie generazioni e non ai giovani, ma poi da quando guardare gli anime è da falliti? E soprattutto cosa guardano di così altamente intellettuale quelli che criticano noi otaku?
Poi c’è l’annosa questione di definire Mazinga un eroe di destra, perché è un paladino della famiglia tradizionale perché sta con Sayaka mentre Tetsuya aspetta un figlio da Jun, e quindi è un argine alle famiglie omogenitoriali e ai gay.
Ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate a sentire queste tavanate, che venivano dette sia pure da un altro pulpito già quasi quarant’anni fa da Silviero Corvisieri.
Ma purtroppo la questione della destra che fa suoi molti eroi dell’immaginario fantastico, compresi Capitan Harlock e Il signore degli anelli, esiste ed è seria, molto probabilmente anche conseguenza dell’atteggiamento di sufficienza e disprezzo di molta sinistra, soprattutto non giovanissima, verso fumetti e fantastico.
Non bisogna lasciare in mano alla destra immaginari e personaggi, se non vogliamo che vengano strumentalizzati male e piantarla con questa mentalità che vuole i fumetti e dintorni stupidaggini per gente che non vuole crescere.
Comunque, a proposito di esaltazione della famiglia tradizionale, sono da anni che mi chiedo che rapporto c’è tra Boss, Nuke e Mucha, o tra Don e Pancho…

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