Il mondo dei libri,  Romanzi,  Varie e eventuali

In difesa delle letture scolastiche

Spesso sento criticare il fatto che a scuola si propongano libri che vengono reputati noiosi, tristi, inadatti, poco adatti per invogliare i ragazzi alla lettura.
Bene, mi tocca invece spezzare una lancia a favore, perché grazie alla scuola i ragazzi e le ragazze hanno la possibilità di leggere dei libri che magari da soli non leggerebbero e scoprirebbero.
Posso essere d’accordo sul fatto che magari leggere in seconda media Il giorno della civetta, come è successo a me, non sia il massimo, ma sono felice di aver letto nello stesso periodo Il diario di Anna Frank, libro che mi è rimasto nel cuore.
Grazie alla scuola ho potuto leggere i classici della letteratura inglese, da Moll Flanders a Jane Austen, della letteratura francese, da Stendhal a Madame Bovary, autori irrinunciabili del neorealismo italiano, come Primo Levi con il suo splendido Se questo è un uomo, Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Elsa Morante con lo struggente e durissimo La Storia.
Ma soprattutto non ringrazierò mai abbastanza la mia professoressa Paola Abbena in terza liceo per avermi proposto il geniale Il nome della rosa di Umberto Eco e soprattutto il meraviglioso La storia infinita di Michael Ende, che mi ha aperta al fantasy e al fantastico, oggi per me fondamentali e che all’epoca snobbavo per motivazioni risibili.

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