Un incontro con Isabel Allende
Il 25 ottobre scorso c’è stato qui a Torino un incontro con la grande scrittrice Isabel Allende: per l’occasione ho potuto finalmente visitare la Nuvola Lavazza e vedere lo splendido murale con le farfalle che c’è lì vicino, ma ovviamente la cosa che mi ha reso più felice è stato conoscere quella che è una delle mie autrici preferite di sempre.
L’ho conosciuta negli anni Novanta, grazie al devo dire mediocre adattamento cinematografico de La casa degli spiriti, un fumettone mediocre dove mi piacque solo Winona Ryder: leggendo il libro mi trovai di fronte ad una storia di ben altra levatura, che mi portò poi a leggere quasi tutti i suoi altri libri, visto che mi mancano ancora Il quaderno di Maya e Afrodita, oltre all’ultimo, Lungo petalo di mare, che conto di leggere appena possibile.
Isabel Allende, giornalista e autrice, ha saputo raccontare il dramma del Cile, l’identità americana, l’immigrazione, il femminismo, le nuove famiglie, rileggere i romanzi d’avventure e i thriller, riuscendo sempre ad essere convincente e appassionante. Sono onorata di essere riuscita ad entrare a sentirla, avrei voluto, come tutti gli altri, abbracciarla, ma comunque mi è passata a pochi metri e questo mi basta.
Qui c’è l’articolo che ho scritto in tema per Liberi di scrivere.