Bibliofilia,  Torino

Librerie e fumetterie che non esistono più

C’è stato di nuovo a Torino Portici di carta, l’evento autunnale dedicato ai libri, che mi piace sempre tanto, perché trovo libri curiosi, incontro amici vecchi e nuovi e faccio il punto sulle librerie e fumetterie di Torino e dintorni.
In questi ultimi anni hanno aperto la Libreria Borgo San Paolo, la Vecchi e nuovi mondi, la Pantaleon, I sette pazzi, mentre per quello che riguarda le fumetterie Best comics ha una nuova sede, tra poco apre Otherworld e Sturiellet è diventata la libreria per eccellenza di via di Nanni.
Purtroppo abbiamo perso tante librerie: quelle storiche come Druetto, Lattes e Fogola, dove non c’è stato il ricambio generazionale, la meravigliosa Libreria del Salone sostituita dalla freddezza fatta negozio, la curiosa Giolitti dove ho trovato tanti tesori, il Lupo Rosso dalla vita effimera e devo ancora capire di chi è colpa, La Compagnia delle antiche foreste.
Poi ci sono le librerie che non ho conosciuto, come la Sevagram di Riccardo Valla, sparita da decenni, o la Libreria del Corso in corso Vittorio angolo via Massena.
E ci sono anche quelle sparite da tanto tempo che ricordo, come Delitti e castighi in via dei Mercanti, dove feci la mia prima conferenza, la Mondadori di via Roma e quella di corso Vittorio angolo via XX Settembre, la Tastebooks che l’aveva sostituita, la Campus di via Rattazzi, la Fenice (da non confondere con quella nuova) in via San Tommaso, la Demetra al Lingotto e in via Garibaldi, Fox Books in via Lagrange e al Lingotto, la grossa libreria di via XX Settembre verso l’isola pedonale di via Gramsci, il remainder di largo Bertola.
Come fumetterie ricordo la compianta JACK, Universi di carta che poi aveva cambiato nome e di cui non mi è piaciuto come ha chiuso baracca e burattini la titolare, Studio 901, Comics World di via dei Mercanti, finita poi a Parella e poi in via San Donato al Martinetto.
Tutti posti a cui ero affezionata e che ora non ci sono più. Chi compra on line non sa quanto è bello entrare in una libreria o fumetteria e avere un contatto umano… comunque se vivono in una città con a portata di zampa librerie e fumetterie una tassicina in più gliela farei proprio pagare… e con quei soldi aiuterei fumetterie e e librerie e tutta la socialità che offrono.
Ci sono comunque due belle notizie: la libreria Orsa Maggiore di corso Giulio Cesare non chiude e ha riaperto la libreria Braccini. E speriamo che altre arrivino, intanto a gennaio aprirà la nuova fumetteria e libreria d’occasione di Sergioschi, in una nuova enorme sede in zona Parella.

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